Presentato Stereotipidigenere.eu, innovativo kit didattico multimediale

Dallo schermo del computer 

ai banchi di scuola, in classe con le ragazze e i ragazzi, donne e uomini di domani: “Stereotipi di genere eu – Smontiamoli in classe” è il kit didattico multimediale per affrontare e decostruire gli stereotipi, nella costruzione di una parità di genere presentato oggi a Firenze in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre) in una delle tappe del tour che porterà la piattaforma in dialogo con docenti e interessati in tutta Italia nei prossimi mesi. 

La piattaforma web (https://stereotipidigenere.eu/) è stata ideata per fornire ai docenti e alle docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado una serie di strumenti gratuiti per formarsi e lavorare in classe con attività utili a coinvolgere studenti e studentesse, stimolare la loro partecipazione e il pensiero critico.  

La richiesta di materiali di lavoro era giunta proprio dal mondo della scuola in occasione delle numerosissime proiezioni del cortometraggio contro gli stereotipi di genere “Mi piace Spiderman…e allora?” di Federico Micali, tratto dall’omonimo libro di Giorgia Vezzoli (ed. Settenove) prodotto da DNART. Il cortometraggio è stato realizzato grazie al “Bando Non Violenza: lo schiaffo più forte” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il supporto di ACF Fiorentina e di Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Lanterne Magiche. Inoltre, è stato protagonista di moltissimi festival internazionali, ricevendo premi prestigiosi come a Tokyo Kineco, e al Giffoni Macedonia.

La distribuzione in rete del corto è stata l’occasione per ideare Stereotipidigenere.eu (gendersteerotypes.eu nella sua prossima versione in lingua inglese): una piattaforma multimediale che contiene vari materiali che vanno da strumenti didattici (glossari, bibliografie, test di autovalutazione) a video pillole di approfondimento, una sorta di webinar asincroni tenuti da esperti ed esperte, e ben 50 schede didattiche con tutta una serie di attività pratiche, divise per fascia di età e per tema (professioni, colori, linguaggio, cinema, musica, videogiochi ecc.). Sul portale poi è reso disponibile lo stesso cortometraggio, che sperimenta così una nuova idea di distribuzione online. 

Il progetto ha ottenuto il finanziamento del bando CERV (Citizens, Equality, Rights and Values) della Commissione Europea che ne ha particolarmente apprezzato le modalità innovative e in grado di favorire un ampio accesso al tema della parità di genere. È stato infatti personalmente presentato dalla Commissaria Europea per l’Uguaglianza Helena Dalli in occasione dell’evento del 10 ottobre che si è tenuto a Roma, alla sala Europe Experience dell’ufficio Italia del Parlamento europeo. “Rimuovere gli stereotipi di genere – ha detto Dalli – é un processo fondamentale che si costruisce partendo dall’educazione a casa, dall’infanzia, nelle scuole. È la scuola che aiuta a sviluppare una coscienza critica che abbatte gli stereotipi e permette scelte formative e professionali libere da pregiudizi”.

“Gli stereotipi di genere sono alla base di una piramide che culmina con la violenza. È importante lavorare con il mondo della scuola per cercare di modificare un pensiero che ancora colloca la donna in una posizione diversa rispetto all’uomo. Consapevolmente o anche inconsapevolmente. Ed è un lavoro quotidiano importantissimo che parte dagli/dalle insegnanti troppo spesso lasciati da soli – hanno dichiarato i curatori Federico Micali e Serena Mannelli, insieme al produttore Giovanni Ciardulli per DNART – Negli incontri a margine delle proiezioni del corto abbiamo intercettato la richiesta dei docenti di poter disporre di strumenti utili a realizzare azioni educative per stimolare negli studenti una partecipazione attiva verso la parità di genere. Sono proprio le scuole, infatti, gli ambienti più indicati per lo sviluppo di un pensiero critico, anche in contrapposizione ai contesti familiari e mediatici, che invece continuano a trasmettere modelli tradizionali e retrogradi facendoli passare come normalità. I troppi femminicidi, le violenze sessuali, ma anche le discriminazioni omo/tranfobiche originano da pregiudizi che possono e devono cambiare”.

Il linguaggio diretto del cortometraggio “Mi piace Spiderman…e allora?” è il punto di partenza e l’elemento più immediato per favorire l’accesso al tema degli stereotipi di genere attraverso una proiezione in classe: la sua fruizione è, sulla piattaforma web, accompagnata anche da materiali ulteriori che ne andranno ad ampliare la visione (il backstage, il “making of” del corto, e vari contributi e interviste). La semplicità di accesso e navigazione caratterizza tutta la piattaforma, sviluppata anche nell’identità visiva da Pietro Giovannardi con la collaborazione di Irene Manetti per Appennino: il kit si pone un obiettivo ampio, aprendosi da una parte ad un percorso di formazione per docenti che vogliano approfondire la materia, dall’altra mette a disposizione una serie di strumenti utili ad intraprendere delle attività in classe attraverso metodologie attive.

La cura e la direzione del progetto è di Federico Micali e Serena Mannelli (rispettivamente anche regista e sceneggiatrice del corto, nonché insegnante) che hanno coinvolto una serie di esperti per approfondire il percorso didattico. Tra le video pillole di approfondimento ci sono gli interventi di Claudio Cirri, recente premio Ubu con i Sotterraneo, della rapper antisessista Wissal Houbabi, della professoressa di diritto Micaela Frulli, della psicologa Maya Albano, della formatrice Margherita Cinefra, dell’editrice Monica Martinelli di Settenove, e della pedagogista Alessia Dulbecco. Le schede didattiche della piattaforma sono state testate in alcune classi grazie al lavoro dell’associazione Allibratori: Puntiamo sulla lettura.

Le schede didattiche si muovono tra discussioni in classe, role playing, routine di pensiero, analisi di immagini e video, per andare ad individuare gli stereotipi di genere che permangono spesso in maniera inconscia e che sono direttamente legati ad un modello di pensiero capace di limitare possibilità, aspettative, oltre che a creare disparità di genere. È possibile navigare tra le schede, sia in base all’età, sia in relazione agli argomenti: vengono infatti affrontate tematiche relative ai giochi e ai colori, al linguaggio di genere, al doppio standard spesso esistente anche in ambito familiare, come alla sotto-rappresentazione di genere nel cinema e nei media, all’immaginario sessista che passa dalla pubblicità, ai videogiochi fino ai testi delle canzoni (soprattutto rap e trap).

Il kit è prodotto da DNART, casa di produzione fiorentina specializzata su tematiche relative al mondo dei ragazzi e ragazze. È online e a libero accesso. Sono previste una serie di presentazioni in giro per l’Italia, per far conoscere – e proporre all’utilizzo – il progetto ai e alle docenti. L’interazione con le scuole, per condividere i risultati dei lavori ed inaugurare una sorta di dialogo a distanza su stereotipi e parità di genere, continuerà anche sui profili social ufficiali (Instagram @stereotipidigenere.eu e Facebook https://www.facebook.com/stereotipidigenere.eu/). 

Maggiori informazioni su: stereotipidigenere.eu

Nicoletta Curradi