Dal 7 al 12 dicembre 2023 il 23/o River tò River Florence Indian Festival 

Sarà il divo di Bollywood Abhishek Bachchan, vincitore di un National Film Award e di tre Filmfare Awards, il prestigioso premio cinematografico presentato annualmente dal The Times Group per rendere onore all’eccellenza artistica e tecnica del cinema Hindi, l’ospite d’eccezione al 23/mo River to River Florence Indian Film Festival, unico evento cinematografico in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea, con la direzione di Selvaggia Velo, in programma dal 7 al 12 dicembre presso il cinema La Compagnia (via Cavour 50/R) nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze”. L’attore e produttore, figlio dell’iconica star Amitabh Bachchan – ospite del River to River nel 2012 – e protagonista dei più famosi blockbuster bollywoodiani degli ultimi vent’anni, incontrerà il pubblico in occasione della prima italiana del suo ultimo film: la storia di sport e riscatto al femminile “Ghoomer” al fianco del regista R. Balki (venerdì 7 dicembre, ore 20.30).

Il River to River non si ferma qui e svela un altro “asso nella manica” di questa edizione: la kermesse fiorentina porterà infatti sul palco del Cinema La Compagnia Adil Hussain, attore pluripremiato e apprezzato dal pubblico internazionale per le sue interpretazioni ne “Il Fondamentalista riluttante” della regista Mira Nair e “Hotel Salvation” di Mukti Bhawan. Tra i più prolifici interpreti indiani, con all’attivo oltre ottanta pellicole e due National Film Awards, il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India, Hussain presenterà al festival insieme alla regista Nathalia Syam la prima italiana dell’ultimo film “Footprints on Water”, uno spaccato sul mondo dell’immigrazione clandestina vincitore al New York Indian Film Festival come “Miglior opera prima” (8 dicembre, ore 20.30).

Adil Hussain saluterà gli spettatori anche in compagnia di un altro attesissimo ospite: l’attore Suraj Sharma (“How I Met Your Father”, “Happy Death Day 2U”), suo coprotagonista nel film 4 volte premio Oscar e trionfatore ai Golden Globe “Vita di Pi”, insieme al quale parteciperà al ritorno sul grande schermo dell’opera di Ang Lee (10 dicembre, ore 17.00). Sharma sarà poi al festival con l’anteprima del nuovo lavoro “Gulmohar”, saga familiare firmata dal cineasta Rahul Chittella (9 dicembre ore 20.30).

River to River Florence Indian Film Festival proporrà oltre 30 i titoli tra lungometraggi, documentari e corti in prima italiana ed europea. Determinazione, riscatto, migrazioni e mutamenti sono le tematiche che connettono le opere selezionate. Da non perdere l’omaggio al regista bengalese Mrinal Sen, maestro della New Wave cinematografica dell’India orientale acclamato e premiato nei più importanti festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Cannes, con due dei suoi film più significativi, “Interview” (8 dicembre ore 16.00) e “Bhuvan Shome” (9 dicembre ore 16.00).

Tra i titoli da segnalare anche “Goldfish” di Pushan Kripalani (12 dicembre ore 20.30) film di chiusura del festival in anteprima italiana, ritratto di una donna (l’attrice e modella Kalki Koechlin, celebre nel ruolo di Batya Abelman nella serie Netflix “Sacred Games”) costretta a confrontarsi con le ferite passato per affrontare il declino psichico della madre (Deepti Naval, icona del cinema hindi). Spazio al cinema del reale con il documentario “Fatima” di Sourabh Kanti Dutta, che segue la protagonista – attivista ex sposa bambina – nella lotta contro il traffico sessuale nello Stato del Bihar, al confine col Nepal (12 dicembre ore 18.30). Immancabili i lustrini e le coreografie di Bollywood col film campione di incassi 2023 in India: “Rocky aur Rani Ki Prem Kahaani” di Karan Johar, interpretato dalle superstar Ranveer Singh e Alia Bhatt (10 dicembre ore 20.30).

Non solo cinema: in prima assoluta la mostra “My India/Megalopolis”, lavoro scattato nell’arco di oltre 15 anni da fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo TerraProject, che documenta il passaggio di 250 milioni di persone dalle campagne alle principali città dell’India in un imponente processo di urbanizzazione, organizzata in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni (presso spazio espositivo C.A. Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana in via de’Pucci 16, vernissage il 7 dicembre ore 12.30, visitabile fino al 16/12). E poi il talk con la content creator Veronica Giuffré (23K follower su Instagram) sul subcontinente attraverso gli occhi di Italo Calvino (9 dicembre ore 11.00) e il cooking show dello chef Basheerkutty Mansoor, creatore del primo food truck di cucina indiana in Italia (8 dicembre ore 18.00).

“La ventitreesima edizione del festival dedicato al cinema indiano è un momento riconosciuto dalla cittadinanza e un’occasione che arricchisce l’offerta culturale della nostra regione. Un vero e proprio cortocircuito culturale fa sì che le feste prenatalizie siano ormai saldate all’avvio del River to River. Una rassegna di film che ci apre gli occhi su una parte del mondo emblema di complessità e contraddizioni e, allo stesso tempo, cantiere di sviluppo costante. Quest’anno attraverso la mostra “My India/Megalopolis” di Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo Terra Project, anche il Consiglio regionale ospiterà una parte del festival. Una partecipazione di cui siamo orgogliosi e che conferma il sostegno delle istituzioni regionali al settore cinematografico e al mondo della cultura che, anche attraverso il percorso degli Stati Generali della Cultura, vogliamo rendere sempre più centrali nelle politiche di sviluppo della nostra regione”. È quanto dichiara Cristina Giachi, presidente della Commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali del Consiglio Regionale della Toscana.

“Un programma ricchissimo che offre un’ampia panoramica sulla varietà del cinema indiano contemporaneo – dice la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – promettendo un’esperienza cinematografica davvero avvincente. La presenza di nomi importanti, insieme alla molteplicità di opere proposte e alla combinazione di film, mostre ed eventi collaterali, rende il festival un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura indiana in tutti i suoi aspetti. Creare un ponte culturale attraverso il cinema è fondamentale per favorire la comprensione reciproca e abbattere barriere culturali. Il cinema offre uno sguardo intimo nelle vite e nelle prospettive di persone di diverse culture, consentendo al pubblico di identificarsi e comprendere esperienze altrui. Una forma d’arte in grado di stimolare empatia, promuovere il dialogo interculturale e contribuire a un mondo più inclusivo, abbattendo stereotipi e pregiudizi”.

“Con il River to River Florence Indian Film Festival il programma della “50 Giorni di Cinema a Firenze” si arricchisce delle narrazioni sul grande schermo che raccontano l’India di oggi”, afferma il presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio. E prosegue: “I film, i documentari e i cortometraggi del festival, come ogni anno, portano a Firenze e in Toscana la cultura, le tradizioni e le nuove istanze di un paese estremamente variegato e composito, che vanta una delle principali industrie cinematografiche al mondo, ancora tutto da conoscere e apprezzare. Come Fondazione Sistema Toscana siamo pertanto lieti di ospitare la nuova edizione dell’unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, uno degli eventi più attesi tra le proposte culturali della nostra regione”.

“Sarà un’edizione imperdibile – conclude la direttrice Selvaggia Velo – festeggeremo i 23 anni del festival con la star di Bollywood Abhishek Bachchan, per la prima volta ospite di un evento cinematografico in Italia, che inaugurerà il River to River col suo ultimo lavoro da protagonista. Il pubblico in sala incontrerà attori del calibro di Suraj Sharma, protagonista tra gli altri de “La Vita di Pi” e il pluripremiato interprete Adil Hussain, noto anche per il suo ruolo da protagonista in “Il Fondamentalista riluttante”, entrambi presenteranno al River i loro nuovi film in prima italiana”. E prosegue: “La cultura indiana è sempre più presente nelle nostre vite in svariati ambiti e, nonostante la distribuzione del cinema indiano non sia ancora consolidata nel nostro Paese, negli ultimi anni anche grazie alle piattaforme online, gli spettatori italiani hanno scoperto che non si limita ai soli film di Bollywood, ma produce anche documentari e fiction dai contenuti sociali e artistici di grande rilievo. Il lavoro che facciamo al River to River persegue proprio questo scopo, mostrare tutte le sfaccettature della cinematografia indiana, e pensiamo che questa variazione di pensiero e questo crescente interesse sia avvenuto anche grazie a noi.”

River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze” – parte del Progetto Triennale Cinema, sostenuto dal Ministero del Turismo, dalle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio di Firenze. Con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze. Sponsor: Publiacqua e Salvatore Ferragamo. Partner tecnici: Consiglio regionale della Toscana, Diligentia, fsm – Fondazione Studio Marangoni, Hotel Roma, Amblè, Libreria Brac, Cescot Firenze. Media Partner: Firenze Spettacolo e RDF.

Il River to River Florence Indian Film Festival si impegna a tutelare l’ambiente, riducendo rischi e impatti, tramite scelte responsabili che limitino il suo impatto ambientale e promuovano l’efficientamento energetico, l’utilizzo responsabile delle risorse e il corretto smaltimento dei rifiuti.

Nel sito web del Festival è stato aggiunta una sezione sulla sostenibilità ambientale (https://www.rivertoriver.it/sostenibilita/), all’interno della quale è possibile scoprire le azioni che il River to River intende perseguire a partire da questa edizione.

A tal proposito, tra i nuovi partner del Festival quest’anno si è aggiunta Diligentia, un’associazione per la responsabilità d’impresa e di sviluppo sostenibile.

GUEST STAR: ABHISHEK BACHCHAN, ADIL HUSSAIN E SURAJ SHARMA

Si susseguiranno grandi nomi del cinema indiano sul palco del 23/mo River to River, conosciuti a livello internazionale grazie alle loro collaborazioni e incursioni nel cinema d’oltreoceano e non solo. Il primo a incontrare il pubblico sarà Abhishek Bachchan, interprete applaudito e premiatissimo (tra i due soli artisti indiani ad essersi aggiudicato per 3 anni consecutivi il prestigioso “Filmfare Award” e con all’attivo anche un National Film Award come produttore, tre Bollywood Movie Awards e sei International Indian Film Academy Awards, solo per citarne alcuni), protagonista d’eccezione alla cerimonia di apertura per introdurre insieme al regista R.Balki la storia di sport e riscatto al femminile “Ghoomer”, lavoro dal cast all stars tra cui la stella di Bollywood Shabana Azmi (7 dicembre, ore 20.30).

Si prosegue con Adil Hussain, attore pluripremiato in patria e nei festival cinematografici internazionali, con in curriculum due “National Film Awards”, il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India, e oltre 80 film, al River to River con la prima italiana di “Footprints on Water” di Nathalia Syam (8 dicembre, ore 20.30): la vicenda di Raghu (Hussain) e della sua famiglia, immigrati clandestinamente in Inghilterra in cerca di un futuro migliore ma costretti a fronteggiare difficoltà inaspettate dopo la scomparsa della figlia adolescente.

Hussain lascerà poi il posto al “collega” Suraj Sharma – nominato ai BAFTA e vincitore di vari riconoscimenti tra cui un MTV Movie Awards, reduce dal successo di “How I Met Your Father”, spin off di “How I Met Your Mother” vincitore di due Emmy Awards, e attualmente su Netflix con la commedia romantica “La stagione dei matrimoni” firmata da Tom Dey – al festival con la prima italiana del film hindi “Gulmohar” di Rahul Chittella (9 dicembre, ore 20.30), dramma corale ambientato alla vigilia della festa di Holi sui legami di una famiglia durante una difficile transizione: abbandonare la casa dove ha vissuto per oltre trent’anni.

Hussain e Sharma saranno in sala anche per la proiezione speciale di “Vita di Pi” di Ang Lee (10 dicembre, ore 17.00), che li vede entrambi nel cast.

OMAGGIO AL REGISTA MRINAL SEN, MAESTRO DELLA NEW WAVE INDIANA

In occasione del centenario dalla nascita il River to River Florence Indian Festival celebra il regista bengalese Mrinal Sen, nato a Faridpur nel Bengala Orientale, odierno Bangladesh, il 14 maggio 1923. Tra le figure più importanti del cinema indiano insieme a Satyajit Ray e a Ritwik Ghatak, erede e interprete della ricca tradizione culturale bengalese, intellettuale impegnato di stretta formazione marxista, con le sue opere ha dato vita spesso ad accesi dibattiti, e in qualche caso ha suscitato veri e propri scandali. Nel 1981 con “Akaler sandhaney” ha vinto il Premio speciale della giuria al Festival di Berlino, mentre nel 1983 al Festival di Cannes gli è stato attribuito un premio della giuria per “Kharij”. Il festival proporrà il lavoro del 1970 “Interview” (8 dicembre ore 16.00), parte della “trilogia di Calcutta”, in cui finzione, documento e materiali d’archivio si mescolano per raccontare con lucida ironia le difficoltà di un giovane in cerca di lavoro, e “Bhuvan Shome” (9 dicembre ore 16.00), girato in hindi nel 1969, che lo impose come autore sia a livello nazionale (dando avvio alla nouvelle vague indiana) sia internazionale su l’amara parabola del sogno di libertà del protagonista, un vedovo di mezza età, burocrate onesto e inflessibile, che durante una breve vacanza in un villaggio costiero incontra una ragazza semplice e piena di vita.

FILM DI APERTURA E CHIUSURA

L’inaugurazione della kermesse sarà affidata a “Ghomeer” di R.Balki (7 dicembre ore 20.30), vicenda – ispirata a una storia vera – di una ragazza prodigio del cricket che, dopo aver perso una mano in un incidente, grazie all’aiuto di un ex giocatore fallito e burbero interpretato dal divo Abhishek Bachchan riuscirà comunque a fare la storia di quello sport. Chiusura con la prima italiana di “Goldfish” di Pushan Kripalani (12 dicembre ore 20.30) con l’attrice Kalki Koechlin, celebre nel ruolo di Batya Abelman nella serie Netflix “Sacred Games”, nei panni di una donna che, a causa della malattia della madre (l’icona del cinema hindi Deepti Naval), è costretta a confrontarsi con le ferite di un passato che aveva scelto di dimenticare e con la storia e l’eredità di una donna che non faceva più parte della sua vita.

LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO

Spazieranno tra confronti generazionali, contrasti tra tradizione e mondo che cambia, racconti di migrazione e storie di (stra)ordinaria determinazione i lungometraggi in concorso per il “Premio del pubblico”. Si parte con “Footprints on Water” di Nathalia Syam (8/12 ore 20.30), che attraverso la ricerca di un padre – immigrato clandestinamente in Gran Bretagna – della figlia scomparsa tratteggia un ritratto delle vite di coloro che abbandonano il proprio paese in cerca di un futuro migliore (alla presenza del protagonista Adil Hussain e la regista Nathalia Syam), si prosegue con film corale dal cast all star  “Gulmohar” di Rahul Chittella (9 dicembre ore 20.30) che segue gli ultimi giorni della famiglia Batra in quella che da oltre 30 anni è la loro casa, tra segreti del passato e conflitti del presente (alla presenza dell’attore Suraj Sharma). Tra i film in concorso anche il campione di incassi “Rocky aur Rani Ki Prem Kahaani” di Karan Johar (10 dicembre ore 20.00), appassionante pellicola Bollywood sulla storia d’amore tra Rocky e Rani (le star Ranveer Singh e Alia Bhatt), tra rottura degli schemi e lotta al patriarcato con una colonna sonora strepitosa e coreografie spettacolari, e “Sherdil: The Pilibhit Saga” di Srijit Mukherji (11 dicembre ore 20.30), commedia dolce amara ispirata a eventi realmente avvenuti nella Pilibhit Tiger Reserve, riserva naturale per tigri situata nel distretto indiano dell’Uttar Pradesh.

DOCUMENTARI IN CONCORSO

Riflettori puntati sui documentari, che quest’anno sono accumunati dal filo rosso della volontà di affermare se stessi, la propria identità e i propri diritti. Si parte con “At 23000 feet” di Kovid Mittal, che segue il regista stesso nel tentativo di scalare il gruppo montuoso del Gangotri, in Himalaya, affrontando paure e le difficoltà lungo il cammino (8 dicembre ore 18.00), le proiezioni proseguono con il delicato doc “Call me dancer” di Leslie Shampaine e Pip Gilmour, la vicenda del giovane Menish, deciso a perseguire il sogno di diventare un ballerino professionista anche contro i limiti imposti dalla famiglia (9 dicembre ore 18.00); da non perdere l’inno contro gli stereotipi di genere “It’s time to rise up-I am a rickshaw puller” di KM Taj-Biul Hasan su Rahela Begum, ragazza madre e prima donna a intraprendere il mestiere di autista di risciò nella società tradizionalista e conservatrice del Bangladesh (12 dicembre ore 17.30) e “Fatima” di Sourabh Kanti Dutta, sull’attivista Fatima Khatun, ex sposa bambina, che ha avuto la forza di ribellarsi e combattere il traffico sessuale nella propria comunità nello Stato del Bihar al confinante con il Nepal, cercando di creare una vita migliore per sé e per le generazioni future (12 dicembre ore 18.30 alla presenza del produttore Peter Kirby).

CORTOMETRAGGI IN CONCORSO

Come ogni anno River to River propone una selezione della migliore cinematografia breve prodotta in India e inedita in Italia, frutto del lavoro di giovani registi emergenti. Ad aprire le proiezioni opere sul tema del compromesso in nome della convivenza con chi ci sta accanto: “Little Detective” di Abhishek Singh, una bambina trova una richiesta di aiuto su una banconota e indaga insieme ai suoi genitori per scoprire a chi appartenga (alla presenza del regista); “Splash” di Kshitij Kumar Pandey, un ragazzo riallaccia i rapporti con un’amica per la quale aveva avuto una cotta e tenta di consegnarle una lettera in cui le confessa i suoi sentimenti; “The List” di Gaurav Dave, una coppia ha la vita dominata da liste per ogni cosa, finché un giorno accadrà un evento imprevisto; “Slam Dunk, Sehaj!” di Asis Sethi, una donna vorrebbe seguire la propria passione, ma il marito non è d’accordo (10 dicembre ore 15.30). Le proiezioni proseguono con lavori che indagano il percorso alla ricerca di sé e della propria storia: “Hinglish” di Ashish Varma, sull’importanza di conoscere l’inglese; “Kathputli” di Priyanshi Prakash Khatri, corto d’animazione in stile Rajasthani in cui un principe cerca la propria amata; “Broken Mirror” di Pinaki Sarkar, tributo al cinema muto, in cui una donna è tormentata dal suo passato; “American-born, confused and half-desi” di Ronak Shah, una ragazza americana va alla ricerca delle proprie origini indiane, malgrado il padre non sia per niente d’accordo (11 dicembre ore 18.30).

PROIEZIONI SPECIALI

Da non dimenticare le proiezioni speciali fuori concorso, a partire dalla prima internazionale del documentario “Sari, sei metri di eleganza” del documentarista Diego D’Innocenzo, viaggio alla scoperta dell’abito femminile più indossato al mondo, il sari, alla presenza del regista (8 dicembre ore 15.00). Tra le novità di questa edizione la “proiezione disturbata” – dedicata ai neo-genitori che, con l’arrivo di un bebè, si sono allontanati dalle sale cinematografiche “per non disturbare” e che qui invece possono rilassarsi e godersi il film con i loro bambini – del classico “Matrimonio indiano” di Mira Nair, vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 2001, accompagnato da una colonna sonora scoppiettante e interpretato da un grande cast (10 dicembre ore 10.30). Infine, in omaggio ai due ospiti speciali di questa edizione torna sul grande schermo “Vita di Pi” di Ang Lee, alla presenza di Adil Hussain e Suraj Sharma (10 dicembre ore 17.00).

WEB SERIE

Non solo film al River to River: arriva sullo schermo del cinema La Compagnia la terza stagione della serie “Four More Shots Please!”, il “Sex and The City” indiano che segue le vicende di Dee, Mangs, Anj e Sids, quattro donne che vivono, amano, sbagliano e cercano sé stesse col supporto della reciproca amicizia e di una buona dose di shot di tequila nella Mumbai millennial (dall’8 dicembre al 12 dicembre presso la Saletta de La Compagnia, ore 18.00).

MOSTRA “MY INDIA/MEGALOPOLIS” DI ROCCO RORANDELLI

Un viaggio visuale nel subcontinente indiano attraverso lo straordinario processo di urbanizzazione che sta portando 250 milioni di persone a spostarsi dalle campagne alle città. Questo è “My India/Megalopolis”, il progetto firmato dal fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori dell’acclamato collettivo TerraProject, che sarà per la prima volta in mostra nell’ambito del festival in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni. 19 immagini, formato quadrato. Un lavoro scattato durante oltre 15 anni di esplorazioni di alcune delle principali megalopoli e città indiane – Nuova Delhi, Mumbai, Chandigarh – dove di giorno in giorno foreste e campi seminati lasciano spazio a edifici commerciali e complessi residenziali per alimentare a volte l’illusione e a volte la realtà di una nuova vita urbana. “Il progetto nasce dalla ricerca di quel senso di stupore che coglie il viaggiatore occidentale nel contemplare la rapidità con la quale si espandono le città del subcontinente”, spiega Rorandelli, fotografo documentarista con un curriculum di lavori pubblicati tra gli altri anche su Le Monde, GEO, National Geographic, Der Spiegel, The Washington Post, The Wall Street Journal, The Guardian, Monocle, Paris Match. “Insieme all’allargamento dei confini cittadini, il mio obiettivo si è fermato a registrare il respiro di coloro che abitano queste città. Stratificazioni sociali e generazionali del secondo paese più popoloso al mondo, con un’età media di 29 anni, dove le diseguaglianze economiche sono profonde e in crescita”. Inaugurazione alla presenza dell’artista giovedì 7 dicembre ore 12.30 presso lo spazio espositivo C.A. Ciampi (via de’Pucci 16) del Consiglio Regionale della Toscana. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile dall’11 al 16 dicembre (orari lu/ve 10.00-12.00 e 15.00-19.00, sa 10.00-13.00).

OMAGGIO A ITALO CALVINO

Per celebrare il centenario di uno dei più grandi intellettuali italiani è stato pensato l’appuntamento con Veronica Giuffrè, social media manager con lunga esperienza nell’editoria, head of content per Giunti Editore e Bompiani e creatrice del seguitissimo blog “Il cassetto dei calzini spaiati”, in cui parla di libri, che racconterà le città dell’India e del mondo con gli occhi di Italo Calvino (9/12 ore 11.00).

L’INDIA IN CUCINA

Per gli amanti della buona tavola da non perdere il consueto corso di cucina indiana presso la sede del CESCOT, in Piazza Pier Vettori 8/10 a Firenze (12/12 ore 18.00, info: 055 2705306 / g.beni@cescot.fi.it), mentre per chi vuole in prossimità del cinema il bar interno a La Compagnia servirà piatti tipici del Kerala a cura di Nura, primo food truck di cucina indiana in Italia creato dallo chef Basheerkutty Mansoor, che sarà anche protagonista di un cooking show sempre al cinema La Compagnia (8 dicembre ore 18.00).

INFO
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Facebook /rivertoriverfiff
Twitter & Instagram @river2riverfiff
Youtube /RiverToRiverFIFFestival
Hashtag #R2RFIFF
INGRESSI
mattina: 4,00 €
pomeridiano: singolo 4,00 €; completo: 6,00 € (include le proiezioni pomeridiane del giorno scelto)
serale: intero 6,00 €; ridotto 5,00 € (studenti DAMS; Pro. Ge. A.S, possessori biglietto Museo Salvatore Ferragamo)
giornaliero: 10,00 €
abbonamento completo: 40,00€
I biglietti per la sala sono in vendita alla cassa del cinema o online su cinemalacompagnia.ticka.it

Fabrizio Del Bimbo 

Nicoletta Curradi